In questo nuovo ed esclusivo Focus abbiamo deciso di coinvolgere Giulia, un’amica ed esperta kinesiologa da oltre 15 anni. Insieme affronteremo un argomento molto interessante e forse in Italia ancora un po’ “inesplorato”, pur esistendo da tanti anni: la Kinesiologia!
Giulia ci spiegherà in che cosa consiste la sua professione e come opera questa disciplina olistica. In particolare parleremo di:
- Cos’è la Kinesiologia?
- Come nasce la Kinesiologia e com’è cambiata negli anni
- Come lavora la Kinesiologia sul corpo?
- Differenza tra Kinesiologia e Chinesiologia
- Come funziona il test kinesiologico
Nel video che abbiamo preparato Giulia ci racconterà questa disciplina nel dettaglio e ci mostrerà anche un esempio di test kinesiologico. Buona visione!
Cos’è la Kinesiologia?
La Kinesiologia, in passato chiamata anche Kinesiologia Applicata, è una disciplina olistica che si basa sulla relazione tra organi, muscoli e meridiani, e che utilizza il test muscolare kinesiologico come forma di biofeedback per comprendere le esigenze del corpo e le correlazioni degli organi con le emozioni.
I principi della Kinesiologia si basano fondamentalmente sull’ascolto del corpo e sul cercare di comprendere, tramite stimolazioni nervose, i suoi bisogni, individuando i possibili blocchi energetici o fisici.
La prospettiva kinesiologica vede quindi il corpo come un insieme di sfere: corporea, emotiva, mentale, energetica e spirituale, ognuna con qualcosa da comunicare. È una visione globale e complessiva dell’organismo che non si limita alla cura di una singola parte danneggiata, ma al riequilibrio dell’intero sistema.
Come lo Yoga, dunque, anche la Kinesiologia utilizza la saggezza del corpo e le sue risposte per capire quali possono essere i bisogni fisici o psicofisici della persona, al fine di dare indicazioni su quella che può essere un’adeguata cura del proprio benessere.
Ad oggi possiamo dire che la Kinesiologia rappresenti una sorta di “ponte” tra la medicina occidentale e quella orientale, poiché vede l’integrazione sia della medicina tradizionale cinese e dell’alimentazione energetica, ma anche di pratiche più tipicamente occidentali come l’analisi della forza e del tono muscolare.
Come nasce la Kinesiologia e com’è cambiata negli anni
La Kinesiologia nasce intorno agli anni ’60 in America, fondata dal chiropratico George Goodheart. Egli teorizzò la possibilità di un collegamento tra gli organi, i muscoli corporei e i meridiani, che sono i flussi energetici di materia fine secondo la medicina tradizionale cinese.
Goodheart, infatti, lavorando come chiropratico e quindi trattando organi e muscoli quotidianamente, si accorse che la correlazione tra organo e meridiano, sostenuta dalla medicina cinese, poteva implicare anche una relazione tra il muscolo e il meridiano stesso.
Sosteneva perciò la presenza di alcuni punti, presenti nel nostro corpo, che se stimolati possono agire sul meridiano, dunque sull’organo e, di conseguenza, anche sulle emozioni e tutto ciò che il meridiano veicola.
Il classico esempio è la correlazione tra il funzionamento del fegato e la rabbia, perciò lavorando sul meridiano corrispettivo del fegato, in kinesiologia, ci si focalizza anche sull’elaborazione della rabbia dal punto di vista energetico.
La Kinesiologia è molto cambiata rispetto alle sue origini, e ad oggi ne esistono davvero tantissime correnti, alcune che la collegano addirittura all’astrologia o ad altre discipline olistiche. In principio veniva chiamata Kinesiologia Applicata e veniva utilizzata soprattutto da specialisti come osteopati e dentisti.
Nel corso degli anni l’integrazione di altre discipline olistiche ha portato la Kinesiologia sempre più verso il mondo del benessere, appunto, olistico, uscendo dunque da quello terapeutico “classico” occidentale.
Questa disciplina si è quindi evoluta diventando Kinesiologia Specializzata e comprendendo diversi tipi di pratiche che, oltre al test muscolare kinesiologico, includono una serie di procedure e protocolli che possono riguardare gli ormoni, il sistema endocrino, la digestione, le ossa, il sistema emotivo e tante altre strade che variano a seconda del bisogno della persona.
Come lavora la Kinesiologia sul corpo?
Dunque, nella pratica, come lavora la Kinesiologia sul nostro corpo?
Fatta premessa che ad oggi esistono davvero tantissimi tipi di kinesiologia, in questo Focus ne abbiamo parlato insieme a Giulia, che ci ha spiegato in che cosa, nella pratica, consiste il suo approccio.
Giulia ad oggi si occupa di Kinesiologia Quantistica, ovvero una disciplina che lavora sull’aspetto elettromagnetico del sistema, integrando anche la medicina cinese e il funzionamento dei Chakra, i centri dell’energia sottile.
Ciò significa che l’approccio di Giulia considera anche gli aspetti più evolutivi dell’essere umano, un concetto che qualche anno fa non veniva del tutto considerato in kinesiologia. Un tempo ci si limitava ad applicare un certo tipo di massaggio alla persona, portando sì dei benefici ma che svanivano dopo qualche giorno o settimana.
Il metodo di Giulia consiste nel far sì che l’organismo sviluppi una sorta di “memoria del beneficio”, perciò che sia in grado, anche dopo la seduta, di guarire in autonomia. Chiaramente la parte del corpo interessata viene trattata durante la seduta, ma viene poi messa in condizione di auto-curarsi, facendo riferimento alla naturale capacità del corpo umano di ristabilire l’equilibrio complessivo autonomamente.
La procedura pratica dipende molto dal tipo di trattamento e dai bisogni della persona. La kinesiologia di Giulia prevede innanzitutto una valutazione dei problemi e delle possibili cause, per poi passare ai trattamenti più indicati, che possono essere massaggi corporei o stimolazioni dei punti neurolinfatici o neurovascolari a seconda dei casi.
Lo scopo della kinesiologia, comunque, è quello di cercare di comprendere di cosa la persona ha realmente bisogno, che a volte può anche andare oltre la kinesiologia stessa. Se, ad esempio, si presenta un paziente con determinati bisogni specifici che la kinesiologia non può soddisfare, è compito del kinesiologo, eventualmente, indirizzarlo verso un altro specialista più indicato (come un terapista ayurvedico, ad esempio).
Potremmo definire la kinesiologia di Giulia come una sorta di lettura del corpo, dei segnali che esso manda per esprimere i suoi bisogni. Questa disciplina vuole, innanzitutto, comprendere la persona e ciò che può davvero fare al caso suo.
Differenza tra Kinesiologia e Chinesiologia
È importante non confondere la Kinesiologia Applicata con la Chinesiologia. Sebbene abbiano la stessa radice “Kinesis”, che significa “movimento”, la Kinesiologia fa riferimento all’analisi della risposta del muscolo e ai trattamenti benefici, mentre la Chinesiologia è una branca di studio che include principalmente le scienze motorie.
Con Chinesiologo, infatti, si definisce il laureato in scienze motorie, la cui professione consiste nel correggere i movimenti errati del corpo e la sua postura attraverso diverse tipologie di esercizio fisico.
Come funziona il test kinesiologico
Il test kinesiologico è un test muscolare che Goodheart definì come “il codice per parlare al corpo e ricevere risposte da esso”. Si tratta di uno strumento di indagine che è alla base della Kinesiologia, e che consiste sostanzialmente nell’utilizzare i muscoli come indicatori del linguaggio del corpo.
Vuoi capire meglio come funziona?
Nel video che ho preparato con Giulia vediamo insieme un esempio di come si esegue il test kinesiologico. Ti consiglio di guardarlo per una dimostrazione pratica!
Sostanzialmente, un muscolo del corpo viene sollecitato da una leggera pressione del kinesiologo. La risposta dell’organismo, che rappresenta una sorta di biofeedback, può tradursi in un muscolo “carico”, quindi che pone resistenza alla pressione, o “scarico”, quindi che si lascia spostare con facilità.
Se il muscolo parte in scarico, quindi non oppone resistenza al tocco, la kinesiologa cerca un altro punto del corpo da stimolare che faccia sì che quel muscolo torni carico e si irrigidisca.
Il punto in questione può essere un punto neurovascolare, che in kinesiologia è associato al concetto metaforico del nutrimento affettivo, o un punto neurolinfatico, generalmente collegato alla presenza di tossine nell’organismo. Questa è già un’importante risposta che arriva dal corpo e che la kinesiologa interpreta come segnale di un particolare bisogno fisico, psicologico ed emotivo.
Il test kinesiologico è generalmente il punto di partenza di una tipica seduta di kinesiologia, seguita poi da tutta una serie di pratiche volte sempre a comprendere ciò che è meglio per la persona. Per esempio vengono analizzati possibili blocchi fisici, mentali o emotivi, o ulteriori segnali dell’organismo. Ogni risposta è importante e ogni informazione viene trattata secondo uno schema ben preciso.
In sostanza, la sessione completa aiuta ad offrire una mappatura della persona al fine poi di indirizzarla verso soluzioni che siano pensate su misura per i suoi bisogni.
Io spero davvero che questo Focus ti sia piaciuto e che ti abbia aiutato a comprendere meglio questo affascinante mondo della Kinesiologia, una realtà forse ancora non molto conosciuta ma davvero interessante.
Nel prossimo Focus con Giulia vedremo invece la relazione tra Kinesiologia e Yoga. Sono certa che sarà ricco di spunti molto curiosi. Io ti aspetto!