Dopo aver introdotto l’affascinante mondo dell’apnea nello scorso Focus insieme a Francesco e aver analizzato le sue numerose analogie con lo yoga, in questo nuovo Focus entriamo più nello specifico per ciò che riguarda la respirazione.
Come abbiamo visto nel video precedente, praticare apnea significa, in un certo senso, imparare a respirare correttamente, ancor prima di approcciarsi alla fase di ritenzione del respiro e di immersione. In questo nuovo Focus scopriremo che esistono ben 4 fasi dell’apnea:
- Prima fase: la preparazione
- Seconda fase: l’ultimo atto inspiratorio
- Terza fase: la ritenzione del respiro
- Quarta fase: la respirazione di recupero
Non perderti la visione del video per una dimostrazione pratica!
Prima fase: la preparazione
La prima fase è, per l’appunto, la fase di preparazione, ed è il momento in cui è necessario cercare di raggiungere il massimo rilassamento psicofisico per predisporre il corpo all’apnea.
Questa fase richiede principalmente due accorgimenti: fare attenzione alla parte del corpo con cui respiriamo e monitorare i tempi di inspirazione ed espirazione.
La respirazione vuole essere concentrata nella parte addominale, ciò che viene chiamata respirazione diaframmatica, esattamente come nello yoga. È importante perciò cercare di non coinvolgere il torace in questa fase.
Per quanto riguarda i tempi di respirazione, la fase di espirazione deve essere circa il doppio della fase di inspirazione. Ad esempio, se contiamo quattro secondi per inspirare, dovremo cercare di contare circa sette o otto secondi mentre espiriamo.
Il video comprende una dimostrazione pratica di come respirare e in quali tempi. Sono esercizi che, se vorrai, potrai fare tranquillamente anche a casa (ma sempre a secco, mi raccomando)!
La fase di preparazione dura circa due o tre minuti. È uno step fondamentale poiché in questo momento si respira e ci si concentra, entrando in uno stato mentale di profonda quiete che è necessario per compiere un’apnea agevole.
Seconda fase: l’ultimo atto inspiratorio
Una volta raggiunto lo stato di massimo rilassamento corporeo, con il battito cardiaco che rallenta e il metabolismo che si abbassa, siamo pronti per dedicarci alla fase successiva, che precede immediatamente la ritenzione del respiro.
Questa fase è completamente concentrata sull’ultima inspirazione della fase di preparazione, detto anche l’ultimo atto inspiratorio.
Nello specifico. le caratteristiche di questa inspirazione devono essere:
- Inspirazione che parte dal basso: il respiro deve partire dall’addome, dal basso, per poi gonfiare gradualmente anche il torace.
- Inspirazione lenta e controllata: deve essere un atto lento molto più lento delle inspirazioni precedenti (se prima, ad esempio, le inspirazioni duravano quattro secondi, ora è bene che ne durino almeno sette).
Terza fase: la ritenzione del respiro
A questo punto si è davvero pronti per passare alla terza fase, la ritenzione del respiro.
In realtà questo momento riguarda soprattutto la lucidità e il controllo mentale, perché, se abbiamo lavorato bene nelle due fasi precedenti, a livello corporeo siamo già predisposti a passare parecchi secondi (o addirittura minuti) senza sentire il bisogno immediato di tornare a respirare.
In questa fase giocano perciò un ruolo fondamentale la calma, la concentrazione ed il controllo.
Quarta fase: la respirazione di recupero
Una volta conclusa l’attività di apnea, è il momento della fase finale, ovvero la respirazione di recupero.
Questo momento ha un’importanza fondamentale poiché serve per riossigenare il corpo dopo la ritenzione del respiro. La priorità deve essere quella di riempire i polmoni di aria carica di ossigeno.
Per fare ciò si passa prima da una mezza espirazione passiva, volta a svuotare metà dell’aria presente nei polmoni, per poi eseguire una totale inspirazione attiva per far entrare più aria possibile.
Queste sono dunque le fasi che compongono le basi dell’apnea, le stesse che fanno parte del corso di preparazione per gli allievi di primo livello. Si tratta di esercizi semplici che possono essere eseguiti anche a casa, purché sempre a secco.
Spero davvero che questa introduzione alle fasi dell’apnea ti sia piaciuta e che ti abbia aiutato a comprendere meglio l’importanza di una respirazione corretta in questa disciplina.
Ricorda, la regola più importante dell’apnea è comunque sempre una: mai entrare in acqua da soli!