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Yoga e apnea, come sono collegate e quali benefici portano

In questo nuovo Focus esclusivo abbiamo il piacere di coinvolgere Francesco, insegnante di apnea da oltre 12 anni, per approfondire insieme una disciplina tanto affascinante quanto sorprendentemente correlata al mondo dello Yoga.

Esatto, parliamo di apnea, una pratica intensamente legata all’elemento dell’acqua che mette alla prova corpo e mente, ma che può essere anche molto trasformativa.

Nel video che abbiamo preparato Francesco ci spiegherà in cosa consiste l’apnea e qual è la profonda connessione che esiste tra apnea e yoga. In particolare parleremo di:

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Apnea: cos’è e come funziona

L’apnea è una disciplina che consiste nella ritenzione del respiro durante l’immersione subacquea. Questo è un riassunto in pochissime parole, perché in realtà, come ci spiega Francesco, l’apnea è molto più complessa di come viene descritta nell’immaginario collettivo.

Questa disciplina, infatti, è strettamente legata al respiro, poiché la fase di immersione richiede prima un’attenta preparazione basata sulla corretta respirazione diaframmatica. Prima di trattenere il respiro quindi è necessario imparare a respirare, un po’ come nello yoga.

Francesco ci racconta che è proprio questo aspetto ad averlo affascinato e ad aver acceso in lui la sua passione: la connessione tra apnea e respiro, e di conseguenza entrare in contatto con le sensazioni del corpo e della mente, aumentando la consapevolezza delle proprie potenzialità:

“Quando ho provato a mettere la testa sott’acqua e trattenere il respiro mi si è aperto un mondo. Ho scoperto che l’apnea è un’attività collegata alla respirazione e che ti mette in contatto con le sensazioni del corpo. Quindi impari a conoscere il tuo corpo e anche a capire come funziona la tua mente, sia nelle fasi di comfort sia quando le cose diventano un po’ più stressanti. Questo è affascinante, perché l’apnea ti dà una serie di strumenti che poi tornano utili anche nella vita di tutti i giorni.”

I benefici dell’apnea

Come abbiamo detto, quindi, l’apnea è molto più di una semplice pratica fisica. Per Francesco rappresenta un viaggio interiore che ci porta ad affrontare le nostre paure e superare i nostri limiti.

Fare apnea significa imparare a respirare consapevolmente, comprendere con quale parte del corpo respirare meglio, come controllare i pensieri e su cosa spostare l’attenzione, tutte caratteristiche che possono portare grande beneficio a livello fisico e mentale. Le analogie con lo yoga sono tante e nel prossimo capitolo vedremo meglio cosa lega particolarmente queste due discipline.

Inoltre, come ci racconta Francesco, la pratica costante porta gli studenti a riscoprire una nuova fiducia in sé stessi e una maggiore capacità di gestire lo stress e l’ansia. Sono molti i feedback degli allievi che attraverso l’apnea raccontano di aver trovato gli strumenti per superare le loro sfide quotidiane e scoprire un senso di realizzazione personale.

D’altronde si tratta di una disciplina che, come lo yoga, coinvolge totalmente corpo e mente, e per svolgere gli esercizi in maniera efficace è necessario essere completamente presenti. Questa presenza e lucidità mentale è un potente strumento che può proiettarsi poi anche nel resto delle attività quotidiane che svolgiamo.

Un altro aspetto che personalmente trovo molto affascinante dell’apnea è legato al silenzio. Durante l’immersione in acqua, tutti i rumori di ciò che c’è in superficie scompaiono, e con essi anche tutte le possibili distrazioni. Non esiste altro che il momento presente, fatto di una quiete alla quale forse non siamo abituati, ma che, un po’ come la meditazione, ci porta ad essere profondamente connessi con le nostre sensazioni e il nostro essere.

Dunque, alla domanda “Cos’è per te l’apnea?” Francesco risponde:

“Per me l’apnea è come una danza silenziosa con l’acqua, una fusione di tranquillità e libertà. La sensazione di galleggiare in sospensione, completamente immerso nel momento presente, è indescrivibile. È un’esperienza che va oltre le parole e che ti connette profondamente con te stesso e con l’ambiente circostante.”

Yoga e apnea: come sono collegate?

Nello descrivere l’apnea abbiamo già visto diverse evidenti analogie con il mondo dello yoga. Entrambe le discipline condividono l’essere basate sulla respirazione e sulla consapevolezza del corpo e della mente.

Le tecniche di respirazione dell’apnea utilizzate in fase di preparazione all’immersione, tra l’altro, arrivano proprio dal Pranayama. Sono pratiche pensate per preparare il corpo ma anche per calmare il sistema nervoso, portando la concentrazione solo sul respiro e sul lasciarsi andare.

Un’altra similitudine molto forte è proprio il concetto del “lasciare andare”. L’apnea prevede il rilassamento completo del corpo per poter eseguire correttamente l’immersione, nello stesso modo in cui con lo yoga cerchiamo di lasciar andare ogni tensione.

Entrambe le discipline poi non prevedono il concetto di competizione. Nell’apnea, così come nello yoga, non si tratta tanto di una sfida, quanto di un ascolto del corpo, delle sue capacità e dei suoi limiti, rispettandolo e assecondandolo sempre.

I benefici dello yoga nell’apnea

Arriviamo dunque a quelli che sono i benefici che la pratica dello yoga può portare a chi si avvicina al mondo dell’apnea.

Francesco ci racconta la sua esperienza, confermando di notare una grande differenza nelle prestazioni quando pratica yoga prima di immergersi.

Oltre alle pratiche di pranayama, che vengono utilizzate in fase di preparazione, lo yoga aiuta a predisporre il corpo all’attività. La consapevolezza delle sensazioni fisiche aumenta e questo rende i movimenti più controllati ed efficaci.

Lo yoga aiuta inoltre la lucidità mentale, fattore che risulta estremamente utile durante l’apnea, specialmente in fase di immersione. Come spiega Francesco, ogni fase dell’apnea richiede un focus diverso, e praticare prima lo aiuta a rimanere concentrato in ogni momento, dal tuffo alla risalita, anche quando le energie cominciano a scarseggiare.

Insomma, l’apnea è sicuramente una disciplina che porta in profonda connessione con il corpo e con la mente, che alimenta la consapevolezza delle proprie sensazioni e che allena la concentrazione e la lucidità mentale. Ma può essere anche una scoperta di sé, dei propri limiti e capacità, e perché no, anche delle proprie paure, perché è conoscendole che possono essere superate.

Come lo yoga, anche l’apnea può essere un’attività molto trasformativa. Entrambe condividono l’ascolto del respiro, del corpo e della mente, ma anche l’invito ad abbracciare la propria natura e a lasciarsi andare.

Ringraziamo Francesco per averci raccontato la potente interconnessione tra yoga e apnea, due discipline che ci portano ad esplorare le profondità del nostro essere e a riscoprire un senso di pace interiore.

Nel prossimo Focus entreremo ancor più nel dettaglio su come vengono utilizzate le pratiche di respirazione nell’apnea. Ti aspetto!

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